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Matteo Civitali - Lo scultore

Matteo Civitali (Lucca, 1436 – Lucca, 1502) è stato uno scultore italiano del XV secolo; come molti artisti del suo tempo, fu anche architetto ed ingegnere.

Biografia

Il nome deriva dall'essere il di lui padre, Giovanni da Civitale, friulano, proveniente da Cividale.
Matteo nacque a Lucca e si formò alla scuola fiorentina in ambiente mediceo.



Svolse anche una collaterale attività come architetto, attestata dai lavori per il tempietto del Volto Santo nel Duomo di Lucca, anche se la sua notorietà è principalmente dovuta alla scultura.
Partì dai modi di Donatello, ma rielaborandoli in maniera delicatissima, e quindi filtrò la sua arte in base ai modi di Antonio Rossellino, Mino da Fiesole, Desiderio da Settignano e Benedetto da Maiano. Quindi la sua arte derivante da influenze varie, non ultime quelle delle scuola romana e settentrionale è accuratissima, la tecnica risulta perfetta, volta a rendere un'immagine del marmo trasformato in finissimo ricamo, dotato di una soave e mistica eleganza. Inoltre la sua tendenza è di risolvere la monumentalità in un umore persino, a tratti, patetico, incantante per i giochi chiaroscurali.[1]
Fu attivo a Pisa, a Lucca, a Sarzana; sue opere si trovano anche in San Lorenzo a Genova, nella cappella di San Giovanni Battista.

Altre Informazioni:
Formatosi in ambito fiorentino, l’artista, con tecnica raffinata, spiccata sensibilità per l'ornato e soprattutto agli effetti psicologici nelle figure, lavorò a Lucca soprattutto per la Cattedrale, dove eseguì, fra l'altro, il monumento di Pietro da Noceto (1472), l'altare di S. Regolo (1484) e la cappella del Santo Volto (1482).
A partire dalla seconda metà del secolo XV, il Civitali e la sua bottega furono i protagonisti, nell’ideazione e nel progetto, del rinnovamento dell’assetto interno della Cattedrale pervenendo ad una unitarietà degli apparati decorativi attraverso medesimi materiali, stessa impaginazione compositiva e motivi simili realizzati in scultura e riproposti in pittura con medesime scelte cromatiche e imitative dei materiali costruttivi. Attorno a Matteo ed al suo entourage familiare, ruotarono infatti artisti con i quali attuò consuetudine di attività comuni come attestano i documenti e le opere stesse: pittori quali Baldassarre di Biagio, Vincenzo Frediani e Michele Ciampanti,  scultori (Andrea da Carrara), legnaioli (tra cui Domenico di Zanobi), organari (Domenico di Lorenzo) e maestri vetrai  come Pandolfo di Ugolino che tradusse nelle vetrate i cartoni del Frediani.

Le Opere:


National gallery in washington d.c., matteo civitali, san sebastiano, terracotta, 1492

Nel Duomo di San Martino di Lucca



    il tempietto per il Volto Santo di Lucca
    il Mausoleo a Pietro di Noceto
    l'altare di San Regolo
    il ritratto marmoreo di Giovan Pietro d'Avenza
    due angeli della Cappella del Sacramento
    medaglione che ritrae l'imperatore Galba sulla facciata

Nella chiesa di Santa Trinità di Lucca

    Madonna che allatta il Bambino

Nel Duomo di San Lorenzo a Genova
    statue per la cappella di San Giovanni Battista

Lucca offre un tributo a Matteo Civitali con una statua bronzea posizionata sotto il porticato del Palazzo pretorio in Piazza San Michele.

 

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