Da Vedere:

Lucca - M.te Serra - Ruota + VideoClip

 

Escursione in Mtb sui Monti Pisani Versante Lucca - Meta:
Monte Serra (812 Mt s.l.m) e passaggio da Ruota.
Percorso in Mountain Bike in provincia di Lucca


 

Ciclismo MTB
Stato: Italia
Inizio: Capannori – Badia di Cantignano
Fine:  Capannori – Pieve di Compito
Regione: Toscana
Distanza:     50 km
Distanza: Capannori – Capannori 43 Km
Altimetria Max – Monte Serra – Vetta 812 Mt s.l.m
Difficoltà Percorso - Media – Richiesta comunque buona preparazione atletica.

Il Percorso che il Gruppo Mtb dovealucca.it propone per tutti gli utenti del portale si snoda tra i Monti Pisani, partendo dalla Badia di Cantignano che è nell’immediata periferia di Vorno 20 Mt s.l.m nel Comune di Capannori sino alla Vetta del Monte Serra 812 Mt s.l.m. sino a Ruota e da qui sino al Colle del Monumento per poi scendere verso il Paese di Pieve di Compito, sempre nel Comune di Capannori.
Come punto di partenza è stata scelta la Badia di Cantignano frazione di Capannori (Lu) dove, percorrendo una stradina asfaltata che costeggia la Pieve di Vorno, ci introduce alle pendici del Monte Serra.
Rifornimento dell’acqua nel Piazzale della Chiesa.



Percorrendo per pochi chilometri la stradina asfaltata, in una salita con pendenze medie dell’8 – 10% arriviamo sino all’osservatorio astronomico da dove inizia lo sterrato.
Anche qui le pendenze sono simili e si sale molto bene sino ad arrivare ad un bivio. Sceglieremo la strada di dx, qulla più larga, direzione Santallago-Monte Serra.
Da qui, continueremo siano ad altro bivio (da notare che sono tutti percorsi cartellonati) questa volta scenderemo verso dx in una strada in discesa che porta al cosi detto “Ghiaccetto” per poi passando davanti alla casa della Comunità Montana e risalire verso il Monte serra.



Incontreremo un altro bivio dove prenderemo il sentiero alla sinistra da qui si sale fino al Campo di Croce, luogo di riunione di tutti i bikers, escursionisti ed appassionati della montagna. Raggiunto il Campo di croce continueremo alla nostra sinistra sulla strada principale, raggiungendo Santallago.
Da qui continuiamo a salire verso le antenne ma percorriamo prima un tratto asfaltato per circa 1 km e poi un tratto sterrato molto duro che ci porta verso le antenne dei ripetitori tellevisivi e da qui inizia la vera discesa verso Ruota.



Ruota è un caratteristico paesino toscano, sempre nel comune di Capannori dove possiamo fare rifornimento d’acqua con varie fonti che si trovano sul nostro camino.
Raggiunta la chiesa di Ruota prendiamo una stradina inizialmente asfaltata e poi cementata e per finire sterrata che ci proietta al monumento dei caduti. Qui il panorama è bellissimo, si possono vedere i paesi sottostanti accomodati tra le colline lucchesi.



...poi giù in discesa, sino a Pieve di compito in un bellissimo percorso tra gli Ulivi del compitese.
Da qui possiamo tornare su Lucca, Capannori ed il punto di partenza.
Buon divertimento.

Scarica il File zip con Altimetria, Mappa, Descrizione percorso e file GPX for Garmin GPS

Un po di storia:
RUOTA ed il Presepe Vivente:
Ruota è una piccola frazione del comune di Capannori in provincia di Lucca, sulla strada che porta in cima al Monte Serra. Una classica rappresentazione della natività oltre al presepe familiare (a Ruota dette anche capannelle), al presepe artistico e alla Sacra Rappresentazione è quella del Presepe Vivente realizzato con personaggi viventi in costume dell’epoca ed in ambienti e luoghi ricostruiti secondo la tradizione.



A Ruota dal 1989 si è riscoperta questa tradizione ed in pochi anni l’evento ha coinvolto praticamente tutta la comunità paesana che conta circa 230 abitanti. Dal mese di Settembre si comincia a lavorare alacremente per la "Rappresentazione" le sarte pensano e imbastiscono toghe, mantelli e costumi, si preparano i luoghi e i materiali per l’apertura delle botteghe artigiane così da rendere la ricostruzione il più possibile fedele alla realtà, si studia la sfilata del corteo, il percorso dei Magi, gli accampamenti dei pastori e si comincia a preparare la grotta per la natività. La ricostruzione delle botteghe e dei laboratori artigiani avviene con particolare cura, specialmente per le attività che, nel passato, hanno caratterizzato questo territorio. Il frantoio (per la produzione dell’olio), il metato (per l’essiccazione delle castagne), il mulino (per ricavare la farina dalle castagne secche), il laboratorio per la tessitura del castagno, del salice e dei vimini per la produzione di corbelli, ceste, canestri, ecc.. Ma anche altri lavori più comunemente diffusi come il ciabattino, il fornaio, il fabbro, lo scalpellino e altri ancora sono rappresentati fin nei minimi dettagli. Le ricamatrici, le lavandaie, le cucitrici, le filatrici, che rappresentano i tipiche occupazioni femminili mostrano come una volta, nelle buie serate invernali quando ancora non era arrivata la televisione (per fortuna), si realizzavano con cura con tanta pazienza preziose trine e merletti E’ necessario ritornare a rovistare nelle cantine e nelle soffitte alla ricerca di quelli attrezzi della vita artigiana e contadina ormai in disuso, arrugginiti e ricoperti dalla polvere. Non si esita nemmeno a visitare i mercatini antiquari alla ricerca di qualche oggetto che ci ricordi il lavoro dei nostri avi (e che magari qualche anno prima abbiamo gettato fra i rifiuti) Ebbene si, il Presepe ci invita anche a tornare indietro con la memoria al tempo dei nostri padri e dei nostri nonni e ci riporta ai ritmi tranquilli e sereni della vita di una volta in contrapposizione delle frenesie del vivere di oggi. Rimane naturalmente sempre in primo piano l’aspetto sacro della manifestazione. I preparativi degli ultimi giorni si svolgono, infatti, quasi in religioso silenzio pensando sempre che ci stiamo preparando alla nascita di Gesù Cristo. Il Presepe si svolge normalmente il giorno dopo Natale, il 26 di Dicembre, S. Stefano. Nel primo pomeriggio si aprono le botteghe degli artigiani gelosamente nascoste nei giorni precedenti, calate le prime ombre della sera, accesi i falò lungo le strade del borgo, inizia il viaggio di Maria e Giuseppe che cercano alloggio nelle osterie del paese che si conclude alla grotta, situata normalmente nelle vicinanze della chiesa. Quindi, accompagnati da canti religiosi, arrivano i Magi ed i pastori che portano i loro doni a Gesù appena nato. In più il nostro paesino con le sue viuzze anguste, si presta particolarmente molto bene per la rappresentazione.

I Monti Pisani

che ricoprono circa 15.000 Ha di terra, si ergono con cinque cime; quella del M.te Serra (917 m.), quella del Cascetto (900 m), quella di S. Allago (870 m.), di Monte Faeta (829 m.), e del Verrucchio (766 m.). Queste montagne che interessano con la loro superficie i Comuni di Capannori (LU), di S. Giuliano Terme (Pl), di Calci (Pl), Vicopisano e Buti (Pi) e di Lucca - con il loro tipico profilo sono note un po' a tutti poichè da Est ad Ovest sono percorse quotidianamente dal sole e perchè, da sempre, rappresentano per la popolazione un luogo ideale per fare escursioni, trekking, passeggiate a cavallo o per raccogliere funghi, castagne o, talora, cacciare o pescare. Da sempre gli escursionisti, quando la calura estiva si fa insopportabile, percorrono queste zone, fra l'altro cosi ricche di sorgenti e fonti con riconosciute proprietà terapeutiche.



Non sono poi rari gli appassionati dello sci di fondo che, quando c'e neve, vengano quassù in cerca di piste suggestive che si perdono nei boschi. A Sud della Piana di Lucca ed a Nord di quella di Pisa, da queste vette è possibile ammirare, nelle giornate più nitide, visioni panoramiche uniche e suggestive: a Sud Volterra, ad Ovest l’intero Arcipelago Toscano e la Corsica, a Nord il Golfo di La Spezia ed a Est la provincia di Pistoia, Lucca, la piana lucchese, il capannorese sino ad Altopascio, Montecarlo etc.

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