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Castelnuovo e la Garfagnana
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La Garfagnana
Foto Realized by Develup di Lorenzo Luci © 2010
è il territorio compreso fra l’alta e la media valle del fiume Serchio e le Alpi Apuane.
Si tratta di un territorio con un paesaggio di straordinaria bellezza, foreste, fortezze e borghi di origine medievale sono la testimonianza tangibile di una cultura millenaria che ancora oggi sopravvive negli usi e nei costumi locali.
Muoversi alla scoperta di questa terra che mantiene ancora intatto gran parte del suo patrimonio naturalistico significa seguire i passi di pellegrini e santi, percorrere le vie della transumanza.
Foto Realized by Develup di Lorenzo Luci © 2010i
Dal fondovalle ci si può addentrare in foreste selvagge e ombrose o scoprire valli ariose con ampi terrazzi solari, fino ad arrivare alle cime rocciose e frastagliate delle Alpi Apuane oppure a quelle ondulate degli Appennini.
In una terra dove l’ospitalità è prima di tutto un piacere, la tavola è sempre imbandita ed arricchita dai molti prodotti tipici e in compagnia è facile perdersi e ritrovarsi in un susseguirsi di emozioni. In questo luogo non potrà mancare una visita al parco naturale dell’Orecchiella, alla Grotta del vento ed ai molti e caratteristici paesini della Garfagnana.
Castelnuovo di Garfagnana
è una città di circa 6000 abitanti della provincia di Lucca; è il capoluogo della Garfagnana.
Sorge alla confluenza del fiume Serchio con il torrente della "Turrite Secca".
Foto Realized by Develup di Lorenzo Luci © 2010
Nella zona dell'attuale confine col comune di Pieve Fosciana sono state rinvenute tracce della presenza etrusca e romana.
Le prime notizie storicamente documentate del centro abitato risalgono tuttavia al 740, in epoca longobarda.
Non sono molte le informazioni al riguardo dell'alto Medioevo, e dei primi secoli del Basso: sono stati rinvenuti solo documenti che rilevano la presenza della chiesa di S.Pietro relativamente agli anni 773, 839, 940, 986, 1045. Nel 1234, precisamente il 26 luglio, si ha un documento che attesta la rassegnazione, da parte dei Lucchesi, del castello di Castelnuovo alla corte di Roma, a titolo di pegno.
Nel Trecento Castelnuovo Garfagnana si era affermato come importante centro di transito, vera e propria "porta meridionale" della valle della Garfagnana. Fu proprio nel 1370 che Castruccio Castracani convinse i cittadini di Castelnuovo ad insorgere ai padroni lucchesi, e si insediò nella Rocca fino al 1377, anno in cui Lucca ripristinò il proprio dominio: è da collocarsi in questo periodo la costruzione del ponte, voluto da Castruccio per collegare l'esistente castello all'antico borgo di "Cellabarotti".
Nel 1429, vista l'offensiva di Firenze che stava penetrando in Garfagnana, ed aveva posto sotto assedio la stessa Lucca, Castelnuovo si sottomise volontariamente a Niccolò d'Este di Ferrara, liberandosi così dal dominio lucchese: gli Estensi fecero di Castelnuovo la capitale della neonata Vicaria della Garfagnana.
Nel 1512 entrò in Castelnuovo Francesco della Rovere Duca di Urbino, ma fu subito allontanato dal ritorno dei Lucchesi; nel 1521 furono finalmente i Fiorentini ad impadronirsi della città, sospinti da Papa Leone X. Alla morte del Pontefice, i castelnuovesi insorsero, penetrarono nel castello e scacciarono il commissario pontificio, acclamando il ritorno di Alfonso I d'Este alla guida della Provincia garfagnina: per tutta risposta, il Duca inviò niente di meno che Ludovico Ariosto in qualità di governatore (ad Alfonso ricorsero i castelnuovesi, come ebbe a dire il celebre poeta, "...tosto che a Roma il Leon giacque...")
La Rocca Ariostesca,
è simbolo della cittadina che domina la centrale piazza Umberto I, deve il suo nome all'aver ospitato dal 1522 al 1525, in qualità di governatore della provincia estense di Garfagnana, il poeta Ludovico Ariosto, cui succederà nel secolo successivo Fulvio Testi (1640-1642).
Foto Realized by Develup di Lorenzo Luci © 2010
Un piccolo presidio esisteva in loco già nel X secolo, ma si può dire che la struttura originaria della Rocca come oggi la conosciamo risalga al XII secolo; modificata lungo tutto il Duecento, fu notevolmente ampliata nel primo '300 da Castruccio Castracani, che determinò un allargamento dell'intera cinta muraria del borgo; fu Paolo Guinigi ad ordinare la costruzione dell'imponente torre posta al centro della Rocca, ornata dall'orologio civico, che fu nel tempo adibita anche a carcere; la terrazza che guarda sulla piazza fu eretta nel 1675, in concomitanza con l'apertura dell'arco monumentale di accesso al centro cittadino. Sono andati perduti gli arredi interni, tra cui sono noti gli arazzi che adornavano la "Sala dei Principi".
La Rocca Ariostesca venne danneggiata durante la seconda guerra mondiale e in seguito restaurata. Sede di mostre ed eventi culturali, ospita nelle sue sale il Museo archeologico, nel quale si conservano numerosi reperti e testimonianze dei periodi preistorico, liguro-apuano ed etrusco in Garfagnana.
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